San Vito Positano al capolinea: spuntano debiti. Società spaccata, chi al Costa d’ Amalfi chi nuova realtà

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San Vito Positano al capolinea: spuntano debiti. Società spaccata, chi al Costa d’ Amalfi chi nuova realtà

San Vito Positano al capolinea: spuntano debiti. Società spaccata, chi al Costa d’ Amalfi chi nuova realtà. Al momento nessuno parla quindi sono solo voci raccolte da noi di Positanonews che cerchiamo di far luce su una situazione intricata e delicata con l’intenzione di cercare di capire e far capire che sta succedendo nella squadra che per mezzo secolo è stata la storia del calcio in Costiera amalfitana.

Sembra che vi sia ancora il nulla di fatto dopo settimane di serrato confronto fra la società guidata dal dimissionario Raffaele Casola e la nuova cordata che vede gli ex giocatori del San Vito, fra cui Corrado Marfè,  che molti avrebbero voluto come possibile nuovo presidente, ma anche Castellano, Peppe Russo,  che vorrebbero riprendere la vecchia tradizione di far giocare locali e non solo giocatori di fuori, alcuni considerati veri e propri mercenari.

A quanto pare sarebbero usciti dei debiti dalla precedente società sui 30/40 mila euro e su questo punto si sono create delle divisioni, i “nuovi” non intendono appianare debiti realizzati dalla vecchia gestione, come, diciamoci la verità, è abbastanza ovvio, e quindi non si è raggiunto un compromesso per poter salvare la squadra .

Secondo alcuni organi di stampa Raffaele Casola con alcuni soci stava pensando di entrare nel Costa d’ Amalfi , per fare un’unica squadra della Costiera amalfitana, ma non si riesce a capire in quali termini, mentre ci sono i nuovi che, nel caso naufragasse l’ipotesi salvataggio della squadra, potrebbero pensare a creare una nuova Positano cominciando anche nelle basse categorie pur di riportare a giocare e valorizzare le risorse locali.

Una situazione di stallo , attendiamo reazioni dalla dirigenza attuale, di quella in via di formazione, del sindaco Michele De Lucia, che sappiamo ha cercato di fare qualcosa, e del Presidente onorario Alessandro Cecchi Paone.

Noi da sempre siamo stati per puntare più al territorio, anche se siamo consapevoli dei problemi che ci sono, ma questa è la nostra opinione. L’auspicio è che si trovi una soluzione con un punto d’incontro, che , forse, ci sarebbe dovuto essere già l’anno scorso, o una nuova società che porti il nome di Positano e dia spazio ai positanesi   “Amo Positano” o anche solo “Positano”  o “Nuova Positano” , che nello statuto preveda che devono giocare obbligatoriamente almeno un terzo di giocatori di Positano.

Non sono in grado di portare il campionato fino in fondo? Allora togliamo il calcio da mezzo! Noi ci crediamo ai nostri giovani e non importa dove cominci ma basta che gli diamo spazio e ali per volare , ci vorrebbe un Fasciano per il calcio, all’epoca pure si diceva che i nostri giovani erano viziati e incapaci, presi dal lavoro o dai bagordi estivi,  eppure vinsero tanti tornei italiani ed europei..

Per chi è nato nelle scale, nulla è impossibile. Basta avere una buona guida e chi li segue. Non dobbiamo vincere i mondiali, dobbiamo fare una squadra di Positano che sia di Positano con gente di Positano, sennò non ha senso. Crediamoci!

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Source: Positanonews

By | 2019-06-30T20:47:40+00:00 giugno 30th, 2019|Senza categoria|0 Comments

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